Usciti alla fine degli anni ’60, i 56KS sono stati gli unici King Seiko prodotti da Suwa Seikosha invece che da Daini, e per questo hanno molto in comune con i Grand Seiko dell’epoca.
Le dimensioni, contenute ma non troppo, sono perfette per chi come me ha il polso medio-piccolo, e pur avendo alcuni tratti caratteristici del suo periodo si adatta bene anche ad uno stile moderno.
La cassa sul retro ha il glorioso medaglione d’oro Seiko, che in questi esemplari si trova spesso corroso o danneggiato, ma fortunatamente in questo caso è in condizioni perfette.
Un calibro Hi-Beat fuori dal comune
Il movimento Hi-Beat a 28.800 alternanze, nelle varianti con data e giorno, sola data, e senza complicazioni, presenta varie caratteristiche che lo rendono eccezionale.
Prima fra tutte, la piccola vite che ho cerchiato in rosso nella foto che segue, consente di effettuare regolazioni semplicemente svitandola, senza dover smontare l’orologio.
Una volta regolato (l’operazione può essere fatta rapidamente con un piccolo cacciavite) la precisione di questo movimento è sorprendente.
Nonostante il pesante utilizzo (prima che lo mettessi a nuovo era pieno di graffi e ammaccature) corre ancora senza perdere un colpo, guadagnando meno di un secondo al giorno. A prescindere dall’utilizzo e dalla posizione in cui viene appoggiato la notte, riesce a mantenere sempre le stesse prestazioni, che a mio parere sono eccezionali per un orologio con mezzo secolo sulle spalle.
Si tratta di un movimento molto rubusto, progettato per non necessitare di molta manutenzione, ma c’è un difetto, se così si può chiamare, a cui bisogna prestare attenzione.
La vulnerabilità del cambio data
I calibri di questa famiglia, nelle varianti con data, hanno una vulnerabilità: quando vennero progettati, Seiko adottò un sistema per proteggere il movimento nell’eventualità di un utilizzo scorretto del cambio rapido di data, e questo consisteva in un paio di piccole componenti realizzate in plastica, così da essere flessibili e non arrecare danni in caso di forzature.
L’idea funzionava bene per quello che era il suo scopo, ma purtroppo queste componenti, essendo appunto in plastica, non hanno passato la prova del tempo. Nelle seguenti foto si possono vedere le due parti in metallo che hanno rimpiazzato quelle originali in plastica.
Perfetto per chi si avvicina al vintage
Nel complesso si tratta di un orologio preciso, bello, robusto e affidabile, con una grande storia, venduto ad un prezzo molto più basso di quello che potrebbe essere. Questi King Seiko infatti si trovano a poche centinaia di euro in Giappone, probabilmente perché erano molto diffusi.
A mio parere si tratta dell’orologio ideale per chi vuole provare ad avvicinarsi al vintage. Con un piccolo investimento ci si porta a casa un gioiellino, un pezzo di storia che è ancora in grado di offrire oggi prestazioni invidiabili anche per la maggior parte degli automatici moderni.
A cosa fare attenzione
Concludo col consigliarvi alcune cose a cui bisogna prestare attenzione in caso di acquisto di questo particolare modello:
- le componenti per il cambio rapido della data sono già state sostituite?
- il medaglione d’oro sul retro è in buone condizioni?
- il cinturino ha la fibbia originale? (una fibbia King Seiko può costare molto acquistata separatamente)